Lezioni di Giacomo Tritto sulle cadenze
Segue il dialogo immaginario tra il Maestro Giacomo Tritto e il discepolo Vincenzo Bellini, che fu in effetti suo allievo. I testi di Luca Bianchini e Anna Trombetta sono di nuova invenzione, liberamente tratti dai libri a stampa del Maestro Giacomo Tritto.

Discepolo
Vengo da Lei, stimatissimo signor Maestro, per essere istruito nei precetti e nella professione della Musica. Ho già compiuto il corso di Belle lettere, e sono già due anni che ho studiato lo strumento e particolarmente la numerica. So come si mettono i numeri sui movimenti del basso, e ciò allo scopo d’imparare il contrappunto.

Maestro
Farò il possibile, e cercherò di spiegarvi il tutto con la massima chiarezza, se però trovo in voi un’eguale corrispondenza di attenzione, diligenza e studio. Per iniziare dunque con regolarità e metodo la scuola di Contrappunto, che voi desiderate, io trovo necessario che si incominci dalle cadenze. Ora dunque domando a voi cosa richiede la prima nota d’una tonalità come consonanze?

Discepolo
Vuole terza, quinta e ottava.

Maestro
Basta dire solo che vuole la quinta, perché la terza e l’ottava sono già sottintese per tutti i movimenti del basso.
Quanti tipi di cadenze voi conoscete?

Discepolo
Conosco la cadenza semplice e altre più complesse, ma non so quante siano in tutto. Vorrei che lei me le spiegasse.

Maestro
Le cadenze sono quattro, ossia la semplice, la breve, la composta e la doppia. Oggi voi farete esercizio sulla semplice in un movimento e sulla breve in due movimenti.
Per ogni cadenza la mano destra può suonare l’ottava alla nota più bassa, e questa è la prima posizione. Può suonare la terza, e questa è la seconda posizione. Oppure può suonare la quinta, e questa è la terza posizione.


Discepolo
In quale tonalità debbo suonarle. E come va tenuta la mano destra?

Maestro
Ricordatevi. quando fate gli esercizi dei partimenti, che dette cadenze si devono fare in tutte le tonalità.
cadenze semplici a un movimento per tre posizioni;
cadenze brevi a due movimenti
[Il Maestro suona le cadenze semplici in un movimento (tutte semibrevi) nelle tre posizioni, e poi brevi in due movimenti (semibreve, due minime e semibreve) nelle tre posizioni della mano destra, perché il discepolo le ripeta poi trasportandole in tutte le tonalità]

Maestro
Quando avrete appreso le cadenze le applicherete ai partimenti, e sarete perciò libero di improvvisare.
[Il Maestro suona una scala ascendente al basso seguendo le regole dei partimenti e la conclude con una cadenza breve]